Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia: tre giri interi di turbinio di stemmi, greche, volti dipinti che glorificano il Gran Cardinale e la sua casata. Ogni particolare è fatto per imprimere idelebilmente nella menta il potere e la ricchezza dei Farnese.

Palazzo Farnese di Caprarola. Gli interni 2. La Scala Regia, l’inizio delle meraviglie del palazzo.

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Palazzo Farnese di Caprarola. 

LA SCALA REGIA: Tre giri completi di scala a chiocciola in ascesa, sotto una cupola minuziosamente affrescata che glorifica il Gran Cardinal Alessandro, e ammirata già dai contemporanei. Un turbinio di stemmi e simboli farnesiani dipinti sulla volta della scala, e finte finestre che si aprono su paesaggi ideali, forse ancor più belli di quelli reali!

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia: tre giri interi di turbinio di stemmi, greche, volti dipinti che glorificano il Gran Cardinale e la sua casata. Ogni particolare è fatto per imprimere idelebilmente nella menta il potere e la ricchezza dei Farnese.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia: tre giri interi di turbinio di stemmi, greche, volti dipinti che glorificano il Gran Cardinale e la sua casata. Ogni particolare è fatto per imprimere idelebilmente nella menta il potere e la ricchezza dei Farnese.

Chissà se gli ospiti del Gran Cardinal Farnese provassero la stessa emozione che noi, nel salire i gradini? A dover osservare ad ogni passo i simboli del potere farnesiano, sia se salivano a piedi, sia se venivano portati sulla lettiga! E probabilmente a commentare meravigliati, quanto potente e quanto ricco fosse il Gran Cardinal Alessandro! Del resto, qui tutto era fatto per far parlare di sé, e di non levarsi più dalla testa, l’immagine dello stemma farnesiano.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Lo stemma più antico dei Farnese che rappresenta l'Unicorno ad un rivo.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Lo stemma più antico dei Farnese che rappresenta l’Unicorno ad un rivo.

I dipinti della scala furono inquadrati in un infinito brulicare di greche, di ritratti di divinità tese a deificare i Farnese, uno in particolare molto cari già al nonno del Gran Cardinale, a papa Paolo III: Ercole, una divinità che nel Rinascimento aveva un’assimilazione con Cristo.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Dettaglio delle pittura della parete circolare, che attraverso le finte finestre si apre su paesaggi ideali.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Dettaglio delle pittura della parete circolare, che attraverso le finte finestre si apre su paesaggi ideali.

Altri volti, dipinti sulla parete, di certo erano profondamente ancorati nei ricordi del Gran Cardinale. Sì, ho un motivo per crederlo ed affermarlo, poi ve lo spiegherò sul posto.

La Scala Regia fu dipinta tra il 1580 e il 1583, l’ultimazione avvenne sei anni prima della morte del Gran cardinal Alessandro Farnese. Sappiamo dai documenti, che il cardinale affidò l’opera ad Antonio Tempesta e aiuti, uno dei pittori più eccelsi nella pittura dei paesaggi a Roma. Invece nulla è dato a sapere sul pittore o i pittori della cupola.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. I simboli della casata Farnese sono incorniciate da un brulicare di greche di rara bellezza.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. L’emblema del Fulmine, che il Gran Cardinal Alessandro portò nel prinicipio del suo cardinalato, come scrisse Annibal Caro. Con il significato della potestà che il papa gli diede nel govarnare, essendo il fulmine dedicato a Giove il quale significa il papa.

Perché la Scala a chiocciola del palazzo di Caprarola era innovativa per l’epoca? Perché le costruzioni precedenti assicuravano la sola funzione di passaggio tra i vari livelli di un edificio, ed erano più semplici. Invece, la Scala Regia del Gran cardinal Farnese venne sfruttata per motivi di rappresentanza, rendendo la scala elicoidale magnifica, e imitata a varie riprese.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Uno dei simboli Farnesiani, dipinto nella volta.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Uno dei simboli Farnesiani, dipinto nella volta: la nave Argo che passa indenne tra le due isole flottanti, simboleggiante i pericoli che la casata dovette affrontare nel mantenere i suoi possedimenti di Parma e di Piacenza, ai tempi di papa Giulio III.

Il ciclo pittorico della parete circolare, della volta, della cupola e dei vani aperti nello spessore della parete davanti alle finestre, è ricco e complesso, che introduce dei temi che saranno sviluppati nelle sale del piano nobile.

La Scala Regia parte dai sotterranei, fa tre giri completi fino all’ingresso al Piano Nobile, serve anche il Piano dei Prelati, i suoi comodi gradini sono fatti per passo d’uomo, si capisce, salendo i gradini.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. Dettaglio della cupola.

Palazzo Farnese di Caprarola. La Scala Regia. La cupola affrescata con un’infinità di figure allegoriche, grottesche sofisticate, con al centro lo stemma del Gran Cardinal Alessandro.

Se il disegno di questa scala elicoidale resa di rappresentanza, si ritiene, possa aver preso le sue mosse dalla grande lumaca bramantesca in Vaticano, tutti gli altri elementi, come la decorazione incredibilmente preziosa, le trenta colonne doriche abbinate, la balaustra, l’illuminazione, la cupola, rendono la scala del palazzo di Caprarola monumentale e di rappresentanza.

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